- Data dell’Escursione: 11.08.2019
- Partenza: Pont de Piera, loc. Soffranco, Longarone (BL) (667m slm)
- Arrivo: Rifugio Pian de Fontana (1630m slm)
- Durata del percorso di andata (stesso percorso al ritorno): 2h30m
- Difficoltà: Escursionistica E, pendenze talvolta elevate
- Consigli utili: utilizzare calzature adatte
- Note: sentiero impegnativo, ma ben tracciato
Anche oggi rimaniamo in Veneto, ovviamente in provincia di Belluno (le altre mie uscite bellunesi sono tutte raccolte nella sezione apposita nel menù in alto), e saliamo appena sopra Longarone per un’altra uscita che si riesce a completare tranquillamente in giornata. Parliamo dell’escursione al Rifugio Pian de Fontana (gestito dalla sezione CAI di Longarone). Iniziamo.
Punto di partenza / parcheggio, su Google Maps:Arrivati a Soffranco (da Longarone si seguono le indicazioni per la Val di Zoldo) entriamo in Val del Grisol (ben segnalata) con una stradina asfaltata ma stretta: sperate di evitare di incrociare un altro veicolo! Alla fine di questo percorso si arriva al Pont de Piera, dove siamo accolti da un piccolo parcheggio (prima e dopo il ponte) e dai cartelli del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. L’ideale è lasciare qui la macchina, anche se altrove ho letto di proseguire.
Lasciando sulla destra il ponte, percorriamo un breve tratto di circa un quarto d’ora in cui l’asfalto si alterna allo sterrato (è per questo che sconsiglio ai non fuoristradisti di proseguire fino a qui con il proprio mezzo).
Sulla sinistra si trova quasi subito una svolta con le indicazioni del Rifugio VII Alpini, ma questo per oggi non ci riguarda, mentre sulla destra possiamo vedere prima un suggestivo Canyon e poi ancora una volta gli alberi abbattuti dal Vaia…
Come già preannunciato, in 15 minuti arriviamo al Pont dei Ross (745m slm), prima e dopo il quale possono fermarsi anche i temerari giunti fin qui a motore.
In particolare dopo il ponte si apre sulla sinistra un piccolo parcheggio, con un pannello che riporta la mappa del territorio e ci permette di rivedere la strada da farsi.
Ma ora è il momento di partire per il sentiero 520 vero e proprio.
Subito un bivio ci porta verso sinistra (se per errore si prosegue sulla destra, come ha fatto il sottoscritto, si arriva solo alla piazzola di partenza della teleferica del rifugio), e ci troviamo ad attraversare un nuovo ponte, il Pont del Col de le More.
Da questo momento in poi inizia un lungo sentiero stretto e ripido (circa un’ora e mezza), interamente in bosco e sempre ben segnalato e attrezzato (le parti meno agevoli sono sistemate con gradini o rinforzi in legno, altre sono allestite con cavi in acciaio da utilizzare come corrimano).
Le uniche criticità, almeno nel 2019 (spero che un po’ alla volta negli anni futuri si possa migliorare), sono sempre legate agli alberi (due sono schiantati sopra la strada, bisogna passarci sotto; una curva esposta al sole presenta una serie di alberi caduti che bisogna scavalcare per riprendere il sentiero).
Per il resto il percorso resta affascinante ed unico, è detto “zento olte” (cento svolte) per via del continuo zigzagare cui costringe per salire rapidamente di quota.
Al termine del sentiero si arriva alla Casera dei Ronch (1388m slm), il primo punto panoramico da cui ammirare Cime della Scala, Schiara, Talvena.
Ci siamo quasi, mancano circa tre quarti d’ora, e senza perdere ulteriore tempo ci rimettiamo in cammino. Siamo di nuovo nel bosco e la fame inizia a farsi sentire, quando incrociamo l’Altavia n°1 delle Dolomiti e ci immettiamo nel sentiero 514.
E dopo circa 15 minuti la nostra escursione ha finalmente termine sul Pian de Fontana in cui ha sede l’omonimo Rifugio (1630m slm), accolti prima da un branco di pecore e poi dai vari escursionisti che sono qui a riprendersi dalle varie fatiche.
Anche se oggi (11 Agosto 2019) è una giornata calda, il Piano su cui si posa il Rifugio è molto ventilato e permette di godere un’interessante vista su tutta la Val dei Ross, senza parlare del fatto che ci troviamo proprio ai piedi del versante nord del gruppo della Schiara
I timbri sul mio taccuino certificano il passaggio!
Dopo il pranzo (andate in Rifugio, si mangia bene) e dopo il meritato riposo, è già ora di rientrare. C’è solo un po’ di tempo per fare 2 foto alla casera dei Ronch.
Ora ci “rituffiamo” nel sentiero per tornare a casa.
La discesa, discretamente ripida, permette di tornare al punto di partenza in circa 1h15m. Sono stanco ma è stata una bella uscita, vale la pena.
Bene, per oggi è tutto, alla prossima! MV
AGGIORNAMENTO 2023: Ecco la Mappa del Percorso (in ROSSO il tracciato)