In Ottobre DolomitiBlog riparte dal Trentino: una nuova avventura ci aspetta a cavallo tra la Valle del Primiero e la Val Noana, un Sentiero ad anello che ci fa salire sul Monte Cordognè e ci porta poi a vedere la caratteristica Chiesetta di San Giovanni. Pronti?
- Data dell’Escursione: 26.08.2021
- Partenza e Arrivo: Parcheggio del Ponte su Funi, Via San Giovanni, Mezzano (TN) (1180m slm)
- Primo Punto di Interesse: Monte Cordognè (1313m slm)
- Secondo Punto di Interesse: Chiesetta di San Giovanni (1160m slm)
- Durata del percorso ad anello: 2h30m (con andatura turistica)
- Difficoltà: Turistica TT
- Mezza Stella nel Punteggio: la prima parte è un po’ impegnativa, in salita, TE
- Consigli utili: utilizzare calzature adatte
Partendo in macchina da Mezzano, si attraversa il Torrente Canali all’altezza del Campo Sportivo e si prende Via San Giovanni, lunga, ripida e stretta, che procede tutta asfaltata fino alla fine, dove il Cartello di Inizio Sentiero e quello del Parcheggio ci fanno capire di essere arrivati alla Partenza dell’Escursione.
Il Parcheggio sarebbe quello del Ponte Tibetano della Val Noana (per chi non vuole arrivare dal Rifugio Fonteghi) e presenta un accesso parecchio ripido (va preso di slancio…), ma alla fine i posti sono numerosi e comodi. Proprio a fianco delle auto parte il nostro Sentiero: mettiamo gli scarponi e andiamo.
Il primo tratto è discretamente ripido ed immerso nel bosco. Prendiamo l’abbrivio ed iniziamo l’ascesa.
La salita ci porterà sul Monte Cordognè, procedendo con andamento a zigzag.
Dopo 10 minuti il Primo Punto di Interesse: un Cartello ci parla dei sentieri che solchiamo oggi, detti “Barche”, che permettevano ai pastori di portare comodamente il bestiame al pascolo.
La direzione da seguire è chiara ed è anche ben segnalata.
Dopo altri 10 minuti arriviamo al Primo Punto Panoramico della Giornata: staccionata nuova, panchina per riposare, paesaggio da ammirare.
Vediamo giù in basso la Chiesetta di San Giovanni, la nostra mèta finale di oggi.
Proseguiamo e continuiamo a salire.
Il Secondo Punto Panoramico viene raggiunto dopo nuovi 10 minuti, con altra staccionata e altra panchina.
Questa sosta coincide con la sommità del Monte Cordognè: ci troviamo nel punto più alto dell’Uscita di oggi, 1313m.
Da qui si rivede San Giovanni ma si scorgono anche le baite oltre il Lago della Val Noana.
Ora è il momento di scendere, sempre nel bosco, sempre in sentiero.
E subito, dopo i primi 5 minuti di Discesa, il Terzo Punto Panoramico, il Primo verso il versante Primiero.
Ed infatti quello che possiamo ammirare è uno scorcio sulle Pale di San Martino: notevole!
Si prosegue nella discesa, sempre protetti dalle fronde degli alberi e con un sentiero dritto, lungo e stretto.
Ad un’ora dalla nostra Partenza arriviamo all’Ultima Sosta Panoramica, nuovamente verso la Val Noana.
Questa volta ci viene suggerito di ammirare le “Vette Feltrine”. E noi obbediamo!
A questo punto la strada sembra tornare a salire ed un dubbio ci viene…
… ma per fortuna è solo un inganno, in poco tempo ci avviamo a concludere la discesa.
Il Pannello “L’Abbandono” ci ricorda che queste zone sono state abitate a lungo ma che, una volta abbandonate, sono state nuovamente colonizzate da Fauna e Flora trentine.
Il Sentiero si conclude con l’ingresso in una Carrareccia.
Salendo si arriverebbe a quello che sembra un impianto per le telecomunicazioni, ma noi dobbiamo scendere a valle.
Raggiungiamo la metà del Percorso dopo 90 minuti dall’inizio del nostro cammino: finisce la carrareccia sterrata e iniziamo il rientro su strada asfaltata.
Sulla nostra sinistra troviamo un’edicola sacra, un Crocifisso…
… che altro non è che il “Cristo di Falasòrno”, di fine Ottocento.
Inizia la parte più semplice, in piano, tra i tabià e i prati ben tagliati, in cui le vacche ed i bufali brucano l’erba e trascorrono le loro giornate.
L’unico inconveniente è il fatto che questa parte sia tutta al sole, per cui decidiamo di fermarci sotto un albero per riposare e pranzare a sacco.
Senza sosta il tratto assolato durerebbe per 15-20 minuti, dopodiché la strada entra brevemente nel bosco.
E qui lasciamo l’asfalto per una brevissima deviazione in sentiero che, per i distratti che non vedessero il cartello, può comunque essere saltata continuando per la strada principale.
In men che non si dica si torna in campo aperto, ci avviamo verso San Giovanni.
Ritorniamo su strada (quella percorsa dai distratti di cui prima), per l’ultima volta, per l’ultima parte del viaggio.
La nuova (penultima) sosta, alla nostra sinistra, ci mostra un pozzo e ci spiega l’utilità che questa struttura aveva in passato per sfruttare l’acqua piovana e renderla potabile per gli abitanti della zona (ndr. per un redattore veneziano non è certo una novità, i nostri antenati avevano una certa esperienza con i pozzi, basta vedere quanti se ne possono trovare ancor’oggi nei campi del centro storico; ma questo non c’entra col giro di oggi, basta patriottismo, continuiamo).
Ci giriamo alla nostra destra e vediamo San Giovanni (la chiesetta).
Il Cartello d’ordinanza ci indica l’ultima deviaziome della giornata, per raggiungere la nostra ultima mèta di oggi: ecco la Chiesetta di San Giovanni! Questo edificio risale addirittura al XVI secolo, con affreschi di Francesco Naurizio da Norimberga, poi ampliato e modificato nel Settecento e Ottocento, e ancor’oggi è qui a proteggere i prati intorno ad esso!
Nonostante la porta sia chiusa, riusciamo a vedere l’interno dalla finestra aperta sulla facciata.
Un’altra cosa importante da ricordare è che San Giovanni contribuisce al Cammino de “La Crosèra” del Primiero, che unisce con un’ideale Croce i quattro Santuari alle estremità della Valle; abbiamo già incontrato San Vittore a Nord (Tonadico) e San Silvestro a Sud (Monte Totoga): oggi aggiungiamo alla collezione San Giovanni, a Est. Manca Ovest? Presto su questi schermi… #StayTuned…
Torniamo in strada e ci avviamo alla fine del nostro giro…
Ecco davanti a noi l’Ultimo Bivio: arriviamo a Poit. Questo percorso di ritorno è durato circa un’ora, quindi più breve oltre che facile della parte di Andata (ma forse meno interessante per noi dolomitici).
Andando verso sinistra, rientriamo verso il Parcheggio, virando verso destra andremmo verso il Ponte su Funi della Val Noana (ne parleremo prima o poi…), ma per oggi basta.
In realtà ci sarebbe un Ultimissimo Bivio per il Rifugio Caltena, ma stavolta è facile capire che la nostra via è quella in discesa.
Ed ecco che subito alla nostra sinistra si ripresenta il Parcheggio di stamattina: finita!
Vi è piaciuta la nostra Escursione? Volete sapere quale chiesetta completa la Crosèra? Volete vedere il Ponte su Funi della Val Noana? Continuate a seguirci! MV
P.S. Ecco la Mappa del Percorso, in ROSSO l’Andata, in GIALLO il Ritorno