Escursione al Santuario della Madonna della Corona

Escursione al Santuario della Madonna della Corona
Escursione al Santuario della Madonna della Corona

Anche quest’anno, come ogni anno, l’Articolo di Giugno esce il giorno 15, in concomitanza con il nostro Anniversario. Sono passati 3 anni da quando dohlomiti.altervista.blog (poi dohlomiti.blog, ora dolomiti.blog) ha aperto i suoi “battenti virtuali”: Tanti Auguri a noi!

3 Anni di Blog!

E per mantenere le tradizioni, anche per il nostro Terzo Compleanno c’è una Novità… Eh sì, dopo la Prima Escursione in Alpago, la Prima Escursione sul Nevegal, arriva la Prima Escursione in Provincia di Verona (non vi eravate chiesti come mai Dohlomiti.blog/belluno fosse diventato Dolomiti.blog/veneto?). E dove si va? Dal Titolo “Escursione al Santuario della Madonna della Corona” dovreste intuirlo…

Le viti a Brentino

Qualora la strada per arrivarci sia regolarmente praticabile (ndr. nell’autunno 2021 c’era un Divieto di Transito per frana lungo la strada che scendeva da Affi), si arriva a Brentino e si parcheggia la macchina prima della chiesa.

Parcheggio a Brentino
Punto di partenza / parcheggio, su Google Maps:
  • Data dell’Escursione: 15.10.2021
  • Partenza: Brentino Belluno (VR) (187m slm)
  • Arrivo: Santuario della Madonna della Corona (VR) (773m slm)
  • Durata del percorso di andata (stesso percorso al ritorno): 1h30m
  • Difficoltà: Media TE
  • Consigli utili: utilizzare calzature adatte
  • Note: percorso impegnativo, non adatto a pellegrini in erba (che possono arrivare in auto a Spiazzi)

Entrando in paese, si incontrano subito le indicazioni turistiche per arrivare al Sentiero di oggi.

Indicazioni per il Sentiero

Il “vero” Punto di Partenza è la Scalinata che troviamo alla fine dell’abitato, alla nostra sinistra.

Partenza del Sentiero

Viene dato risalto alla quantità di gradini che dovremo affrontare (“oltre 1500”) con una bella targa apposta dal comune, ma noi non ci facciamo scoraggiare, anzi siamo stimolati a partire subito! Scopriamo in questa occasione che avremo l’onore di percorrere il “Sentiero della Speranza”.

Per buona parte del percorso, saremo immersi nel bosco; probabilmente in estate farà parecchio caldo (minima altitudine e sole molto presente), ma oggi (ndr. 15 Ottobre 2021) fa freschino e si cammina con facilità.

Si entra in bosco

Per fedeli e pellegrini, lungo tutto il Sentiero sono presenti dei capitelli stilizzati raffiguranti Icone Sacre e Misteri del Rosario; per tutti gli altri sono comunque occasioni di riposo (magari non spirituale, anche se sicuramente c’è qualcosa di mistico che spinge l’escursionista fin qui).

Misteri del Rosario lungo il Percorso

Dopo circa 20 minuti di cammino, una piccola deviazione ci consente di rivedere la Croce che avevamo intravisto prima dal basso (vd. la prima foto dell’articolo, in alto a sinistra).

Certo, siamo abituati ai paesaggi dolomitici, per cui quello che appare ai nostri occhi non è “Il più grande Spettacolo dopo il Big Bang” (cit. Jovanotti), ma è comunque una vista privilegiata sulla Val d’Adige.

Vista su A22

Ci rimettiamo in cammino e troviamo un cartello che ci indica la “Polsaòra”: che cos’è? Dovrebbe essere l’area di sosta e riposo, se ci fidiamo di questa pagina web, ma noi abbiamo appena fatto sosta al Belvedere, per cui proseguiamo.

La Polsaora

E dopo un quarto d’ora appare il primo tratto esposto verso valle. Niente di drammatico, sono presenti funi di metallo legate alla roccia, a cui aggrapparsi in caso di bisogno, ma l’importante è fare attenzione.

Tratto esposto

Subito dopo rientriamo in bosco e continuiamo a salire, trovando gradini qua e là a ricordare la vera anima del sentiero, l’Ascesa al Santuario.

Si prosegue a zigzag

E dopo la Prima Ora di cammino, incontriamo quello che forse è il passaggio più suggestivo del sentiero: una lunga, stretta e ripida scalinata in pietra, restaurata nel 2010 dal Servizio Forestale di Verona, protetta solo parzialmente da un muretto basso, con scorci panoramici sulla valle e un capitello ricavato all’interno di uno dei pianerottoli tra le varie rampe: bello ma fate attenzione!

Questa serie di gradini ci impegna per circa 10 minuti, dopodiché si riprende con il sentiero nel bosco. Alla nostra destra, ad un certo punto, parte un percorso verso il nuovo Ponte Tibetano di Brentino: l’idea ci stuzzica (ci piacciono i Ponti su Funi…) ma il nostro obiettivo è un altro, si prosegue.

Bivio

Confermiamo che, anche dove non ci sono corrimano, una protezione è stata comunque realizzata (anche se qualcuno che si fa male ogni tanto c’è lo stesso, la prudenza non deve mai mancare!).

Secondo Tratto esposto

Ed ecco che, a 75 minuti dalla Partenza, alzando gli occhi al cielo iniziamo ad intravedere il complesso monumentale verso il quale ci stiamo dirigendo: impressionante, sembra davvero “incastrato” nella roccia!

Ecco il Santuario!

Subito dopo lo sterrato finisce ed una passerella di metallo ci porta verso un ponte di pietra.

Passerella in ferro

Passiamo sotto al Ponte e ci troviamo all’ultimo bivio: proseguire o attraversare?

Ponte in Pietra

L’amore di cronaca ci porterebbe a terminare i gradini davanti a noi per concludere il Sentiero, ma il ponte ed il cancello in fondo ad esso ci ammaliano e ci fanno scegliere quell’alternativa.

E, se ancora non ne avessimo abbastanza, ancora scalini davanti a noi! Saranno gli ultimi?

Ultima Scalinata

Esatto, ultime rampe di scale, un ultimo varco e ci siamo.

Quasi arrivati

O meglio, siamo arrivati in cima, ma vuoi non fare 2 scalini per arrivare davvero davanti alla chiesa?

Arrivati alla Madonna della Corona

Ne vale la pena? Direi proprio di sì, il Sentiero ci è piaciuto parecchio, il Panorama dall’alto vale la pena ed il Santuario è meraviglioso. Consigliato!

Panorama dal Santuario

E se non vi basta la scenografia naturale della facciata “immersa” nella montagna…

La Chiesa incastonata nella montagna

… non vi resta che ammirare l’interno della chiesa, con l’abside che letteralmente “scaturisce” dalla roccia. Questa struttura è una di quelle che fanno pensare a come l’uomo possa vivere in simbiosi con la natura sfruttandone le potenzialità senza stravolgere eccessivamente l’ambiente circostante (anche se a smentirmi c’è la strada asfaltata che è stata realizzata per arrivare al Santuario con la navetta).

A completare l’interazione tra la Chiesa e la Roccia, rimane la parete esterna della Navata Sinistra, anch’essa “naturale”.

Parete Ovest in Pietra

Adesso è il momento di pranzare a sacco. Sono adibiti a questo scopo alcuni tavolini nei pressi dell’arrivo del sentiero. All’interno dell’area del santuario troviamo un altra chiesetta, la “Scala Santa”, un negozietto di souvenir, un bar. Decidiamo di vedere anche come sia il percorso asfaltato, prendiamo la galleria che parte a destra e ci rimettiamo in cammino.

Due Percorsi possibili

Al termine della galleria troviamo l’inizio del Sentiero di Ritorno (quello che avevamo abbandonato per il ponte in pietra), ma prima arriviamo alla fermata della navetta per ammirare la Madonna della Corona da posizione privilegiata.

Inizio Sentiero del Ritorno

Questo è l’ultimo sguardo alla meta della nostra Escursione, ma ora è il momento di rientrare.

Il Santuario della Madonna della Corona

Meno male, qualche gradino subito sotto i nostri piedi, iniziavamo a sentirne la mancanza!

Si scende

Si scherza, questa uscita vale davvero la pena, chi può deve assolutamente affrontarla prima o poi se si trova nei paraggi.

Ci ricongiungiamo al Sentiero di Andata

Una volta ricongiuntici al sentiero originale, procediamo in discesa.

Si ritorna a Brentino

Il ritorno è molto più veloce dell’andata, essendo caratterizzato dalla discesa ripida che all’andata avevamo affrontato in salita: in meno di un’ora siamo di nuovo a Brentino.

Fine Escursione

Piaciuto? Alla prossima! MV

Mappa del Percorso (OpenStreetMap)