
Iniziamo le nostre Uscite Bellunesi del 2021 con una facile ma interessante Escursione ad anello in Val di Zoldo: da Pralongo andremo al Laghetto e alla Cascata del Vach, per poi rientrare attraversando il piccolo abitato di Colcerver.
- Data dell’Escursione: 26.07.2020
- Partenza: Pralongo, Forno di Zoldo (BL) (985m slm)
- Arrivo: Laghetto del Vach (1361m slm)
- Durata del percorso di andata (fino al Lago): 1h
- Durata del percorso completo ad anello: 2h30m
- Difficoltà: Turistica TT
- Mezza Stella nel Punteggio: alcuni tratti un po’ più impegnativi nel Bosco
- Consigli utili: utilizzare calzature adatte
- Note: presso il Lago ci sono tavoli e attrezzatura per picnic e/o barbecue
Da Forno di Zoldo seguiamo le indicazioni per Pralongo; una volta raggiunta la frazione, dopo la Chiesa di Sant’Andrea, sulla parte esterna del Tornante che gira verso sinistra, si diparte la strada sterrata che porta ad un Agriturismo: è consigliabile lasciare qui l’auto e proseguire a piedi.
Punto di partenza / parcheggio, su Google Maps:
Iniziamo a percorrere una facile strada in salita parzialmente asfaltata nel bosco; solo un paio di tornanti spezza il ritmo ma consente di guadagnare quota facilmente.

Un primo Bivio ci suggerisce di tornare qui per visitare anche la Casera di Mezzodì; ma per oggi passiamo.

Un secondo Bivio ci parla del Col del Mechiel; ma nuovamente non ci lasciamo distrarre e proseguiamo per il Tracciato 524.

Dopo nemmeno 20 minuti iniziamo già ad intravedere l’Agriturismo Al Pian, struttura che come tutte nel 2020 si è dovuta adeguare alle norme anti-contagio per il CoViD-19, con un ridotto numero di posti e soprattutto all’aperto: non c’è posto adesso per noi, tutto prenotato… Beh, proveremo al ritorno…

Da questo momento lasciamo la strada carrabile e passiamo al sentiero vero e proprio. Solo un breve sguardo alle nostre spalle ci fa intravedere tra gli alberi il Pelmo: fantastico!

Siamo in Estate, pertanto il percorso è ben frequentato, soprattutto dagli amanti del picnic (questi ragazzi che ci precedono sembrano ben attrezzati in tal senso!).

Dopo una breve ma ripida salita, svoltiamo verso un percorso ancora più stretto, ma sempre ben segnalato (siamo ancora sul Sentiero 524).

Siamo sempre nel bosco, e presto la salita lascia spazio ad un percorso in piano.

A proposito di cartellonistica: di certo non mancano le indicazioni, per destinazioni tra le più disparate.

Rimanendo nel bosco, ci troviamo presto ad un nuovo Bivio, che stavolta ci spinge verso il Sentiero 538.

E non ci facciamo mancare neanche un guado! Scherzo, il letto del torrente è in questa stagione all’asciutto.

Sono passati circa tre quarti d’ora dalla partenza, e già sentiamo di essere vicini alla meta (la prima, perlomeno).

Siamo arrivati all’ultimo Bivio dell’Andata: ci dirigiamo verso destra, secondo il cartello azzurro.

Quando gli alberi iniziano a diradarsi capiamo di essere arrivati.

Eccoci: l’Escursione al Laghetto del Vach ha raggiunto il suo compimento.

Come già detto, in Estate la radura attorno al Laghetto è molto frequentata, ma l’idea che questa possa comunque rimanere un’oasi di pace non ci abbandona.

Ma poi ci guardiamo alle spalle e vediamo un’affascinante Cascata!

Molto facile il percorso che permette di avvicinarla, meno semplice poter arrivare più in alto: per oggi ci accontentiamo di qualche foto, ci torneremo.

Il Lago non sembra molto profondo, pertanto è amato anche dai cani, che vi si tuffano a capofitto!
Molto agevole è anche percorrere il Sentiero che circonda lo specchio d’acqua, e che ci permette di raggiungere il punto di partenza per un nuovo Sentiero, quello che ci dirigerà verso il rientro.

Ci riposiamo per qualche minuto, facciamo merenda all’ombra dei faggi e ci rimettiamo in cammino.

Seguiamo la traccia principale sugli alberi e la discesa si presenta facile ai nostri piedi.

Dopo 10 minuti si presenta il primo Bivio del nuovo percorso: seguiamo le indicazioni per Colcerver e ci prendiamo la direzione di sinistra.

Abbiamo lasciato un Sentiero stretto e ci siamo immessi in quella che sembra una carrareccia, larga, piana, facile…

Sembra… Appunto… Subito questa illusione ci abbandona e ci troviamo nuovamente nel bosco fitto, su di un tracciato stretto e scivoloso (nei giorni precedenti è piovuto molto, per cui il fango è molto presente in questa fase dell’Escursione: tenetene conto, se non avete le pedule che sempre suggeriamo di indossare).

Sarà proprio per via delle condizioni del manto del bosco, e per la pendenza di alcuni passaggi, ma rimaniamo in questo tratto per quasi una mezz’ora.

Usciti dal Bosco ci troviamo a Colcerver, piccolo paesino ormai quasi abbandonato che si caratterizza per la presenza dei tipici Tabià della Val di Zoldo.

Guardandoci attorno possiamo ammirare lo Spiz di Mezzodì alle nostre spalle.

Proseguendo all’interno dell’abitato notiamo una fantastica vista sul Sasso di Bosconero e su tutta la vallata sottostante.

La Chiesetta del posto è dedicata ai Santi Ermagora e Fortunato (ci ricorda San Marcuola di Venezia!).

Se seguissimo la strada asfaltata, torneremmo a valle facilmente, ma ci perderemmo l’ultimo Sentiero! Si può? certo che no!

Ecco che compare un pannello pronto a raccontarci del Sentiero Naturalistico Colcerver-Pralongo-Baron. Noi iniziamo, poi chissà…

Siamo all’ultima frazione dell’anello, ed è l’ultima volta che rientriamo nel bosco.

Ancora una volta il nemico potrebbe essere il fango, ma questa volta ci sono delle passerelle in legno che agevolano il percorso.

La discesa è molto ripida: in breve tempo perderemo 200m di dislivello.

In appena 15 minuti iniziamo già a vedere Pralongo, siamo quasi arrivati.

Ecco che nuovamente siamo tornati al punto di partenza. Sono passate circa 2h30m da stamattina, ed è stato un bel giro.

L’anello è quello che si vede sulla mappa a sinistra: prima metà Sentiero 524, Seconda metà 538.

La vista della Chiesetta di S. Andrea decreta la fine dell’Escursione. Piaciuta?

A presto! MV
AGGIORNAMENTO 2023: Ecco la Mappa del Percorso (in ROSSO il tracciato di Andata, in GIALLO quello di Ritorno)
