Inizia davvero il 2023 di Dolomiti.Blog, cominciamo con la Prima Uscita dell’Anno e, come ormai da tradizione, ripartiamo da dove avevamo concluso l’anno precedente. Se ci seguite, saprete che in Dicembre avevamo scritto in merito ad una Passeggiata in Val Canali, in Trentino, ed oggi torniamo proprio al confine tra Val Canali e Val Cismon in Primiero, con un’Escursione che ci porterà al Rifugio Petina. Pronti?
- Data dell’Escursione: 23.08.2021
- Partenza: Siror (TN) (765m slm)
- Arrivo: Rifugio Petina (1200m slm)
- Durata del percorso di andata: 1h
- Durata del percorso di ritorno: 30m
- Difficoltà: Turistica TT
- Note: percorso tutto asfaltato ma con forte pendenza
Si parte da Siror, Comune di Primiero San Martino di Castrozza (TN). In posizione defilata, nella parte più alta e nascosta del borgo, e in direzione opposta alla strada che conduce a Tonadico, parte una salita asfaltata verso nord.
Neanche il tempo di guardarsi attorno e già ci troviamo al Bivio fondamentale di oggi: ci prepariamo ad un giro ad Anello, per cui la via principale che vediamo davanti a noi sarà il nostro ritorno, adesso prendiamo la strada di destra.
Quella che abbiamo scelto per l’andata è la “Strada Roncheti Pianeze” che, vista la giornata nuvolosa (ndr. 23.08.2021) ed il passaggio ombroso tra gli alberi, si presenta molto cupa (tranquilli, non sarà tutta così).
Sia la via di andata che quella del ritorno sono asfaltate ma molto pendenti e strette per un veicolo (fa specie l’indicazione “Strada Non Collaudata”), pertanto è consigliabile mantenere un passo lento e costante per arrivare in cima con serenità. La prima parte del percorso procede a tornanti.
Il fatto che si salga molto rapidamente porta a vedere molto spesso scorci panoramici sulla sottostante Valle del Primiero.
Il vantaggio e lo svantaggio della giornata che abbiamo scelto sono legati alla temperatura (più bassa della media del periodo: si fatica meno ma c’è il rischio di raffreddarsi) e alla visibilità (ci troveremo ad attraversare le nuvole).
Essendo a piedi, non ci possiamo lamentare del manto stradale, che è tuttavia indicato come talvolta sconnesso per chi lo percorresse in macchina (ndr. è preferibile utilizzare l’altra strada, quella del nostro ritorno, per giungere in auto al rifugio).
Dopo circa 30 minuti di ascesa superiamo alcune abitazioni, e la strada prosegue con ulteriori tornanti.
Come vi avevamo preannunciato, dopo altri 10 minuti entriamo in un lungo tratto rettilineo da noi percorso immersi tra le nuvole.
A circa 50 minuti dalla partenza ci avviciniamo ad un nuovo ed interessante Bivio…
Ebbene sì, siamo arrivati al punto in cui la nostra strada si ricongiunge con quella che arriva da Polina e che avevamo affrontato l’anno scorso (se non sapete di cosa stiamo parlando, leggete QUI).
Ci immettiamo subito nell’ultimo tratto del percorso, proseguiamo.
Entriamo nuovamente nel bosco, abbandonato prima solo per pochi metri; questa volta si scende. Dopo pochi passi intravediamo già la meta di oggi…
Ed ecco che dopo un’ora di scarpinata da Siror arriviamo al Rifugio Petina!
La nostra uscita di oggi ci porta ad arrivare qui presto, attorno alle 11:00 del mattino, non c’è ancora quasi nessuno; il silenzio che si respira (legato in parte anche alle nuvole che ovattano i suoni) è incantevole. Entriamo per un caffè e salutare i gestori del rifugio.
Ci lasciamo spesso sorprendere da luoghi come questo, piccoli angoli di paradiso (davanti a noi si stagliano le Pale di San Martino!) a così breve distanza dai ben più caotici (seppur altrettanto affascinanti) paesi della valle sottostante…
Ma dopo una breve pausa, un saluto al cane dell struttura e due foto di rito, è di nuovo il momento di rientrare: prendiamo la discesa che parte dietro al rifugio.
Davvero apprezzabile che la prima parte di questa strada sia asfaltata di fresco: è un altro indizio del fatto che sia questa la via da prendere per venire al rifugio in macchina.
Dopo appena 5 minuti troviamo l’unico Bivio del ritorno, ma i cartelli e l’intuito non ci lasciano dubbi sul fatto che dovremo scendere verso il tornante di sinistra.
Anche la prima parte della discesa (così come per la salita) si caratterizza per i tornanti che mitigano la pendenza del percorso.
Dobbiamo nuovamente constatare come questa sia la strada cui viene prestata più cura (ndr. questo nell’Estate 2021, nulla esclude che la situazione sia cambiata nei mesi successivi al nostro passaggio), vista la recente introduzione di nuovi guard rail nei punti più esposti del tragitto.
La parte maggiormente panoramica è quella in cui il bosco lascia posto a due tornanti opposti e consecutivi, aperti verso la valle per consentirci di ammirare il panorama (grazie anche alle nuvole che nel frattempo sono salite).
Sarà la forte pendenza, sarà che in discesa si fa presto, sarà che l’uscita non è stata particolarmente impegnativa, ma in mezz’ora circa ci ritroviamo a salutare Siror: siamo tornati! Ecco il Bivio iniziale!
Non c’è che dire, anche oggi il Primiero ci ha riservato un’uscita interessante e la scoperta di un rifugio delizioso. Ci torneremo di sicuro, magari per pranzare! Appuntamento a Marzo per la prossima gita! MV
P.S. Come avrete visto, debutta oggi anche il restyling del Titolo degli Articoli: cosa ne pensate?